Gita ai laghi di Cancano in Valdidentro – Alta Valtellina
Nella Valle di Fraele nel Comune di Valdidentro, non lontano da Bormio, c’è un’area naturale di sorprendente bellezza caratterizzata dalla presenza dei Laghi di Cancano, due bacini artificiali che si integrano perfettamente con la rigogliosa natura che li circonda. Il percorso, immerso nello splendore del Parco Nazionale dello Stelvio, è ideale per una giornata a piedi o in MTB con tutta la famiglia. Il giro completo, lungo ma mai noioso, saprà stupirvi dall’inizio alla fine grazie alla bellezza di questi due laghi di un azzurro brillante che cattura l’attenzione.
Indice dei Contenuti
Scheda escursione
Partenza: Rifugio Monte Scale
Arrivo: Rifugio Monte Scale
Tempo di percorrenza: circa 7 ore il giro completo di entrambi i laghi
Dislivello: 160 m
Difficoltà: Turistico
Come arrivare ai laghi di Cancano
Per raggiungere questo luogo bisogna percorrere la strada che va da Bormio verso Livigno, deviando poi per Premadio fino al passo di Fraele. Non preoccupatevi perché ci sono indicazioni ovunque e sarà molto semplice arrivare. Dal nostro agriturismo in Valdidentro percorriamo in auto il passo di Fraele fino a raggiungere il parcheggio adiacente al Rifugio Monte Scale che si trova poco dopo le torri di Fraele.
Il pedaggio ha un costo di 5 euro e comprende anche il parcheggio. Il ticket si può acquistare sia alla macchinetta che si incontra lungo la strada a tornanti che in una delle attività commerciali poste proprio in prossimità dei laghi. Se non trovate posto nel primo parcheggio, non allarmatevi perché c’è n’è un altro poco dopo. Scendendo dall’auto si ha una prima visuale dei laghi che vi farà innamorare e vi motiverà ad iniziare questa lunga passeggiata.
I laghi di Cancano
I laghi di Cancano sono due bacini idrici distinti: la diga di Cancano e quella di San Giacomo di Fraele. La portata totale di entrambi è di circa 187 milioni di metri cubi di acqua. La diga di Cancano fu realizzata tra il 1953 e il 1956 e riceve le acque di svaso della diga di San Giacomo e del canale Viola; mentre la diga di San Giacomo risale al 1940 ma i lavori di costruzione terminarono solo nel 1950 a causa di eventi bellici. Essa è alimentata dal canale dello Spöl, i torrenti Alpe, Gavia, Frodolfo, Zebrù, Braulio, Forcola e parte del fiume Adda.
Il giro ad anello dei laghi di Cancano e San Giacomo
Il percorso inizia poco dopo il parcheggio del Rifugio Monte Scale. In prossimità dell’info point posto qualche metro più avanti, la strada si divide: a sinistra il cartello indica il divieto di transito escluso i mezzi autorizzati, qui inizia il vero e proprio sentiero; a destra si trovano altri parcheggi e il tratto di sentiero che va verso il Ristoro Solena. Scegliamo di prendere la strada a sinistra per iniziare il nostro giro ad anello.
Il primo tratto è a mio avviso il più monotono: la vista non è un granché in quanto gli alberi coprono il panorama sul lago. La strada è ampia e pianeggiante, di tanto in tanto passano anche le auto autorizzate e le navette. In estate è infatti disponibile anche un servizio navetta che al costo di 1 euro a persona permette di fare il giro dei laghi. Lungo il percorso ci sono diverse fermate in modo da farsi lasciare dove più si preferisce.
Giungiamo all’enorme diga che separa i due bacini: procedendo dritto si costeggia il lago di San Giacomo; svoltando a destra come facciamo noi si attraversa la diga. Dalla diga si ha una vista meravigliosa su entrambi i laghi, a sinistra quello di San Giacomo e a destra quello di Cancano.
Al termine della diga troviamo il rifugio Val Fraele, raggiungibile anche con la navetta. È ancora presto per pranzare quindi proseguiamo lasciando il rifugio sulla nostra destra e iniziamo a costeggiare il lago di San Giacomo.
Il sentiero prosegue e ai lati della strada ci sono tantissime conifere, sui rami sono ancora attaccate moltissime pigne. Lungo questo tratto non si vede il lago, ma quando alzo gli occhi al cielo mi perdo ad ammirare i profili delle cime circostanti.
Superiamo un’area picnic con tavoli in legno, una brace, una fontana per riempire le borracce e una bella vista sul lago. Si intravede anche una cascata che scende dalle montagne circostanti.
Superiamo la graziosa chiesetta di San Giacomo di Fraele che purtroppo è chiusa e un pascolo con alcune mucche. Continuiamo a camminare superando un’altra area picnic. Siamo a metà percorso qui è dove termina il lago di San Giacomo.
Finalmente gli alberi si diradano e lasciano spazio alla vista: l’azzurro brillante dei laghi contrasta con il verde acceso della natura creando uno spettacolo meraviglioso per gli occhi e lo spirito. Una deviazione sulla destra indica la possibilità di raggiungere la sorgente dell’Adda. Noi continuiamo a camminare sul sentiero principale fino a ritrovarci sulla sponda opposta del Lago di San Giacomo. Superiamo alcune baite, sono una più bella dell’altra: persiane colorate, elementi in legno e file di gerani a disegnare i contorni dei balconi. Tutt’intorno prati verdi fioriti e sullo sfondo le cime delle montagne. Questo è il tratto più bello del percorso!
In questo punto si può ammirare il lago san Giacomo da un’altra prospettiva.
Dopo un altro tratto di strada, arriviamo al Ristorante Rifugio San Giacomo.
Pranziamo all’esterno, ci sono numerosi tavoli e ombrelloni per proteggersi dal sole. Ordiniamo il piatto unico: bresaola, formaggio e pizzoccheri.
Il personale è accogliente, il servizio molto rapido, il cibo squisito! All’esterno del rifugio ci sono anche alcuni giochi per bambini e degli sdraio per prendere un po’ di sole e rilassarsi dopo il pranzo. Qui arrivano anche le navette, se per qualche ragione scegliete di non percorrere l’intero itinerario vi consiglio di farvi portare con la navetta a questo Rifugio perché mi è veramente piaciuto sia per la posizione che per la tradizione che ho assaporato attraverso il piatto che ho mangiato. Ci rimettiamo sul sentiero principale fino a giungere nuovamente alla diga che attraversiamo per la seconda volta, anziché proseguire dritto e tornare al parcheggio. Al termine della diga ci ritroviamo di nuovo al Rifugio Val Fraele. Questa volta superiamo il rifugio (rimane sulla nostra sinistra) e proseguiamo sul sentiero principale costeggiando il lago di Cancano sulla sponda opposta rispetto all’andata. Troviamo la strada sbarrata per le auto, in questo tratto non possono passare nemmeno i mezzi autorizzati…ma noi siamo a piedi e quindi avanziamo senza troppi problemi. Passiamo sotto una galleria: è un po’ inquietante perché naturalmente è molto buia, ma con la torcia del telefono posso illuminare il suolo e capire dove mettere i piedi. Il sentiero è sempre sterrato e pianeggiante, in un breve tratto si restringe e bisogna prestare un po’ di attenzione soprattutto se in bici. Superiamo alcuni muletti e macchinari vari, cartelli che indicano i lavori in corso e altre gallerie con un cartello che avvisa il divieto di accesso. Nell’ultimo tratto deviamo per raggiungere il Ristoro Solena.
Qui si trova un recinto con alcuni lama ed alpaca! Se non li avete mai visti c’è la possibilità di fare una visita guidata su prenotazione. Noi ci accontentiamo di osservarli da vicino e, dopo un saluto a questi simpatici animali, entriamo nell’adiacente chiesa di Sant’Erasmo dedicata ai caduti per la patria e alla memoria dei caduti sul lavoro per la costruzione delle dighe .
Ci rimettiamo poi sul sentiero principale e camminiamo leggermente in discesa fino ad arrivare alla diga di Cancano.
La attraversiamo e risaliamo fino al parcheggio, terminando così il giro completo dei due laghi.
Considerazioni
Il percorso non prevede difficoltà ed è caratterizzato da aree attrezzate per mangiare al sacco e da punti di ristoro distribuiti in modo omogeneo: Il Rifugio Fraele, il Rifugio San Giacomo e il Ristoro Solena. L’itinerario completo si sviluppa in questo modo: si costeggia una sponda del Lago di Cancano, si attraversa la diga, si fa il giro completo del Lago di San Giacomo, si attraversa nuovamente la diga e si percorre l’ultimo tratto costeggiando la sponda opposta del Lago di Cancano fino al parcheggio. La lunghezza totale del giro completo è di circa 20 km, è lungo ma mai faticoso in quanto la pendenza è quasi nulla. Non mancano di tanto in tanto i cartelli con le indicazioni anche se sbagliare strada è quasi impossibile dato che quasi sempre avete le sponde dei bacini come principali punti di riferimento. Potete decidere di percorrere il giro a piedi, in bicicletta o usufruendo del servizio navetta. Potete fare un giro a “8” come noi; un giro a “P” di 16,8 km che prevede la circonvallazione completa della solo Lago di San Giacomo oppure percorrere solo un pezzettino (in questo caso vi consiglio di scendere con la navetta nei pressi del Rifugio San Giacomo, questo è il tratto che mi è piaciuto di più). Nella foto di seguito potete vedere la traccia del percorso a “P” che propone il cartellone posto all’inizio del sentiero:
Percorrendo il giro completo si ha modo di vedere i laghi da diverse prospettive e di godersi appieno questo luogo incantevole che merita assolutamente di essere visitato se vi trovate da queste parti!
Di seguito il video della gita: