Gita al Rifugio Campo in Val Zebrù

Gita al Rifugio Campo in Val Zebrù

3 Novembre 2020Giada

L’ultimo giorno della nostra vacanza trascorsa in Alta Valtellina lo dedichiamo alla scoperta della Val Zebrù nel Parco Nazionale dello Stelvio. La gita di oggi, con partenza da Niblogo, consiste in una camminata che in circa due ore conduce al Rifugio Campo.

Scheda escursione

Partenza: Niblogo
Arrivo: Rifugio Campo
Tempo di percorrenza: 2 ore e 20 minuti solo andata
Dislivello: 400 m
Difficoltà: Escursionistico

Val Zebrù

La Val Zebrù è considerata una delle valli più importanti del Parco Nazionale dello Stelvio per la ricchezza di specie floristiche e faunistiche e per la sua particolare morfologia: i due versanti della valle sono molto diversi: uno con alte pareti rocciose che cadono a picco sulla valle, l’altro più ricco di vegetazione con molti pascoli d’alta quota. I guardiani di questa valle sono l’aquila reale e il gipeto. La Val Zebrù è di origine glaciale ed è attraversata da un omonimo torrente che prende origine proprio dal ghiacciaio che si trova al fondo della valle. Questa vallata offre molteplici sentieri da percorrere sia a piedi che in bicicletta o, in alternativa, si può usufruire del servizio jeep.

Come arrivare a Niblogo

Da Bormio, percorriamo la SS 300 in direzione S. Caterina Valfurva, giungiamo a San Nicolò Valfurva e seguiamo i cartelli che indicano “Parco Nazionale dello Stelvio”, svoltiamo a sinistra per Madonna dei Monti e dopo pochi chilometri raggiungiamo la frazione di Niblogo (1595 metri), punto di partenza di questa escursione. Parcheggiamo l’auto nell’ampio parcheggio gratuito dove c’è l’ufficio turistico. Da questo punto il traffico è consentito solo agli automezzi autorizzati.

Parcheggio Val Zebru

ufficio turistico

Sentiero fino al Rifugio Campo

Il sentiero numero 529 che conduce al Rifugio Campo inizia proprio in prossimità del parcheggio, il cartello informa che dista circa 2 ore e 20 minuti di cammino. Il primo tratto è abbastanza è su strada sterrata pianeggiante e passa nel bosco. Sulla destra c’è una lunga staccionata in legno, nel fondovalle scorre il torrente Zebrù. In mezzo al verde ci sono numerose farfalle colorate, insetti e cicale.
Più avanti arriviamo al Ponte Tre Croci (1619 metri). Qui c’è un’area pic-nic e appunto le tre croci in legno che danno il nome a questa zona. Attraversiamo  un ponticello di legno con il quale passiamo alla destra del torrente.
Circondati dai pini iniziamo a salire e raggiungiamo il ristoro Zebrù in località I Plaz (1660 metri).
Dopo un tratto in salita, continuiamo in piano e raggiungiamo una fontanella dopodiché proseguiamo in salita.

Fontanella Val Zebrù

Con un ponte di legno  passiamo alla sinistra del torrente e, salendo con alcuni tornanti, superiamo l’area pic-nic.
Tra pascoli, abeti e larici, arriviamo alle baite di Zebrù di Fuori (1825 metri) dove c’è un recinto con alcuni animali.
Giungiamo il località Zebrù dal Giardin (1866 metri), superiamo le baite e l’area pic-nic di Zebrù di Dentro (m. 1872) continuiamo il lieve discesa fino ad arrivare in piano a Zebrù da Bigno (1860 metri) dove troviamo una baita e una croce.
Le successive baite che raggiungiamo sono quelle di Chitomas, poi con lievi saliscendi arriviamo all’area pic-nic di Pecè.
Continuiamo in leggera salita e poi in piano. Superato ancora il torrente con un altro ponte raggiungiamo le baite di Premighem.
In lieve salita circondati da pini mughi attraversiamo un altro ponte, e giungiamo in una zona prativa dove ci sono alcune baite e un posto di ristoro. Siamo in località Campo di Fuori (m. 1947). Continuiamo in salita fino al Rifugio Campo costruito seguendo lo stile delle baite disseminate nella valle.

Rifugio Campo

Giunti al Rifugio Campo ci accomodiamo su uno dei tavoli in pietra all’esterno. E’ una giornata un po’ ventosa per cui ci serviamo di sassi e altri oggetti pesanti per non far volar via i tovaglioli e la tovaglietta di carta. L’edificio in legno è immerso nel cuore della Val Zebrù nel centro Nazionale dello Stelvio.

rifugio campo

Offre una piccola area giochi per bambini, c’è anche un pollaio. Ordiniamo un tagliere misto di salumi e formaggi e due birre medie fresche. Per dessert Christian ordina il gelato con i frutti di bosco mentre io una torta ai mirtilli. Non sono particolarmente amante dei dolci, ma questo è proprio delizioso!

Torta Mirtilli rifugio campo

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