5 cose da fare a Koh Samui
Durante il nostro viaggio in Thailandia a Giugno 2017, dopo aver visitato Chiang Mai al Nord, la nostra seconda tappa è stata l’isola di Koh Samui, il luogo adatto per concederci 5 giorni di relax e mare.
Koh Samui è un’isola situata nell’estremità sud-occidentale del Golfo di Thailandia ed è circondata da più di sessanta isole, alcune piccole e altre più grandi come Koh Phangan e Koh Tao.
Tra le svariate mete della Thailandia la nostra scelta è ricaduta su Koh Samui per due motivi: il primo è che il periodo migliore per visitare le isole del Golfo della Thailandia è quello che va da giugno a settembre; il secondo è che qui la vita non si ferma mai e si trova sempre qualcosa da fare, dal mare ai punti di ristoro, dal trekking alla possibilità di organizzare escursioni in barca.
Durante la nostra permanenza a Koh Samui abbiamo soggiornato in uno dei bungalow del Baan Talay Resort situato direttamente sulla spiaggia di Chaweng, tra le più belle dell’isola.
Per essere indipendenti negli spostamenti e per vedere il più possibile di ciò che quest’isola ha da offrire, abbiamo noleggiato il motorino.
Se volete qualche dritta su cosa vedere, quali escursioni scegliere e quali attività praticare a Koh Samui continuate a leggere questa guida, vi parlo delle 5 cose assolutamente da non perdere.
Indice dei Contenuti
Hin Ta e Hin Yai
Hin Ta e Hin Yai sono due grosse rocce molto somiglianti ai genitali maschili e femminili. Si sono formate nel corso di molti anni in modo naturale e sono una delle attrazioni più gettonate di Samui.
Hin Ta si erge con i suoi quattro metri di altezza, mentre la sua compagna Hin Yai consiste in una fenditura lambita dalle onde. Si trovano esattamente a sud di Lamai, alla fine della spiaggia. Dopo aver fotografato queste due opere d’arte potete rilassarvi sulla spiaggia sottostante e fare un bel bagno nel mare.
A pochi passi da queste due rocce si trova il Rock Bar, una struttura in legno stile palafitta con terrazze a vari livelli di altezza disseminate di cuscini e tavolini bassi. In sottofondo non manca mai musica reggae a completare l’atmosfera. Qui la sera potete sorseggiare un drink ascoltando buona musica sotto il cielo stellato.
Fisherman Village
Edifici in stile rustico che ospitano boutique, ristoranti alla moda e hotel selezionati caratterizzano il Fisherman Village, un quartiere storico di Bophut situato sulla costa settentrionale di Koh Samui.
Il nome di quest’area deriva dal fatto che un tempo ospitava una comunità di pescatori.
Il Fisherman Village è cambiato molto nel corso degli anni infatti oggi a guidare l’economia locale è il turismo e non più la pesca come un tempo. Se vi aspettate di vedere un villaggio con pescatori che riparano reti lungo la banchina e gente del posto che continua a vivere qui, rimarrete delusi. Nonostante ciò è una zona da visitare per il suo fascino pittoresco contraddistinto.
Gli ingressi al Fisherman Village sono contrassegnati da archi; l’area è composta in gran parte da Bophut Beach Road e dalle stradine circostanti. Dopo aver fatto un giro vi consiglio di accomodarvi in uno dei tanti bar sulla spiaggia a sorseggiare una Chang, la birra tipica.
Il venerdì sera non perdetevi il mercato che si svolge al Fisherman Village dove potete trovare ogni genere di mercanzia ma la cosa migliore sono le bancarelle che vendono da mangiare.
Visita ai templi di Koh Samui
Big Buddha
La statua del Buddha, alta 12 metri, si trova sull’isolotto roccioso di Koh Faan sulla costa nord-est di Koh Samui ed è uno dei templi più famosi.
Il Big Buddha può essere visto da una distanza di parecchi chilometri ed è spesso il primo punto di riferimento che le persone vedono quando atterrano a Samui in aereo.
Il Grande Buddha ha il palmo della mano sinistra appoggiato sul grembo e la mano destra rivolta verso il basso, le dita che pendono sul ginocchio e sfiorano il terreno. La posa è simbolo di risolutezza, purezza e illuminazione.
Intorno alla base della statua c’è un cortile e un’area di venditori dove si possono acquistare amuleti, manufatti religiosi, vestiti e souvenir. Inoltre ci sono altre due immagini di Buddha collocate nei padiglioni adiacenti.
Per accedere al tempio bisogna necessariamente indossare degli abiti idonei, con spalle e gambe coperte, ma se siete in canottiera e pantaloncini non preoccupatevi perché alla base del tempio troverete dei kimono e dei foulard messi a disposizione dai monaci gratuitamente.
Per arrivare al tempio del Grande Buddha bisogna prendere la strada principale fino alla regione nord-orientale di Samui. Il tempio è aperto tutto il giorno, ma il momento migliore per visitarlo è la mattina presto quando si possono osservare le persone locali che portano cibo e altre offerte al tempio e i monaci che fanno il loro canto mattutino.
Wat Plai Laem
Il Wat Plai Laem è un complesso di templi buddisti siti sempre sulla costa nord-orientale di Samui, non lontani dal Big Buddha.
Risalta subito agli occhi l’enorme statua a 18 bracci di Guanyin riconosciuta come la dea della misericordia e della compassione e quella del grasso ridente Buddha Cinese che è simbolo di ricchezza e prosperità.
Wat Plai Laem è un tempio vivo e attivo, dove i devoti si recano ogni giorno per rendere omaggio a Guanyin e a Buddha che è anche raffigurato in una serie di statue e murales attorno al tempio. Intorno c’è un lago pieno di pesci e i visitatori che fanno una donazione ricevono un sacchetto di cibo per nutrirli.
Cascate di Na Muang
Sull’isola di Samui a circa 10 km a sud di Nathon ci sono due bellissime cascate: Na Muang 1 e Na Muang 2. Sono così chiamate a causa delle rocce viola su cui scorrono, infatti Muang in Thai significa viola.
Esse si trovano verso l’interno dell’isola in mezzo ad una vegetazione lussureggiante e sono situate abbastanza vicine l’una all’altra.
Na Muang 1
La prima cascata è quella di Na Muang 1, alta 18 metri e facilmente raggiungibile in scooter. Le rocce e le radici degli alberi formano una scalinata che conduce direttamente ad una grande piscina naturale situata alla base della cascata. Qui è possibile fare il bagno quindi portate con voi asciugamano e costume!
Na Muang 2
La cascata di Na Muang 2 è alta circa 80 metri e può essere raggiunta con una camminata di circa 30 minuti in mezzo alla giungla oppure tramite l’off-road 4×4 come abbiamo fatto noi. Dopodiché si cammina lungo un sentiero molto suggestivo costituito da ponticelli in legno e bambù fino ad arrivare ai piedi della cascata.
Ciò che rende Na Muang 2 così bella e pittoresca è la giungla circostante che sembra fargli da cornice.
Parco Nazionale Marino di Ang Thong
Ang Thong è un parco marino protetto costituito da 42 isole disabitate e incontaminate formate da montagne calcaree che vanno da un’altezza di 10 metri fino ad un massimo di 500 metri sul livello del mare.
Il Parco Nazionale si trova nel Golfo della Thailandia, a ovest della triade di isole formata da Koh Samui, Koh Phangan e Koh Tao.
Il fatto che Ang Thong sia un parco marino implica l’assenza di mezzi pubblici o individuali con il quale raggiungere le sue isole, quindi per visitarlo bisogna necessariamente acquistare un tour giornaliero organizzato da una delle tante agenzie presenti a Koh Samui.
Il tragitto in fast boat per raggiungere il parco è di 60 minuti. Il tour è costato circa 50€ a persona e includeva il pick up dall’hotel, colazione, tragitto in barca, pastiglie per il mal di mare, ingresso al parco, bevande, pranzo a buffet e attrezzatura da snorkeling. La visita al parco è durata dalle 9 alle 16 circa e solitamente il tour segue un itinerario prestabilito di più tappe distribuite in modo diverso nel corso della giornata a seconda della compagnia scelta per evitare di accavallare le persone nello stesso momento in un luogo.
Lago di Smeraldo a Ko Mae
Abbiamo iniziato con lo snorkeling – un po’ deludente perché abbiamo visto giusto qualche pesce – per poi proseguire il nostro tour in barca fino a raggiungere l’isola di Ko Mae per ammirare il Lago di Smeraldo in tutto il suo splendore. Quest’ultimo si raggiunge tramite una salita composta da alti e larghi scalini forniti di passamano. La fatica è stata ripagata da una meravigliosa vista sul Lago di Smeraldo, chiamato così per il colore delle sue acque.
Successivamente siamo arrivati alla spiaggia dell’isola di Ang Thong per pranzare a buffet con piatti tipici thailandesi, tra cui l’immancabile riso bianco.
Punto panoramico di Ang Thong
Avevamo circa 2 ore di tempo a disposizione e ci hanno lasciati liberi di scegliere tra una rilassante ora distesi al sole o una faticosa camminata in mezzo al bosco lungo il quale sono indicati tre viewpoint a 200, 300 e 500 metri dal quale si gode una vista mozzafiato del parco marino. Ovviamente io e Christian, che siamo alla costante ricerca di avventura, abbiamo optato per il trekking nonostante avessimo le infradito ai piedi.
La scalata è stata faticosa, considerando anche il caldo del primo pomeriggio, ma la corda legata di albero in albero è stata utile per affrontare la salita.
L’ultima parte del percorso, quella dai 300 ai 500 metri, è stata decisamente la più difficoltosa in quanto ormai eravamo affaticati e sudati dalla testa ai piedi.
Inoltre non c’erano più né alberi attorno né il sentiero sotto i piedi. C’era solo una distesa di pietre così ripida che siamo stati costretti a proseguire gattonando. La corda era l’unico appiglio tra la cima della collina e il vuoto alle nostre spalle.
Una volta raggiunta la cima la scalata è diventata solo un ricordo e abbiamo potuto goderci la nostra attesa ricompensa: sotto una distesa di mare blu interrotto da tratti di isole verdi, sopra la tinta azzurra del cielo.
L’escursione si è conclusa con un giro attorno all’isola con il kayak. La guida thailandese ci faceva strada ed è stato suggestivo passare sotto le grotte.