Il Lago di Carezza a Nova Levante – Val d’Ega
Durante la nostra permanenza a Moena in Val Fassa abbiamo visitato il Lago di Carezza, un piccolo lago alpino che si trova nell’alta Val d’Ega a 1.534 m nel comune di Nova Levante.
Informazioni sul Lago di Carezza
Incastonato tra fitti boschi di abeti, è situato alle pendici delle Dolomiti del gruppo del Latemar che si specchia nelle sue acque cristalline.
A pochi passi, sul lato opposto del lago, alcuni negozi, bar e un ampio parcheggio a pagamento, annunciano l’arrivo in questa località incantevole e per questo molto turistica.
Attraversiamo una galleria che ci porta fino al lago, è presente una terrazza panoramica che regala una visuale su tutto il lago e i monti circostanti, purtroppo attualmente la stanno ristrutturando e non vi si può accedere.
Il piccolo lago di montagna è celebre soprattutto per le sue placide acque, di colore verde, e per il bel panorama di montagna con il gruppo del Catinaccio e il Latemar sullo sfondo.
È privo di immissari ed è alimentato da sorgenti sotterranee. La sua estensione e la sua profondità variano a seconda della stagione e delle condizioni meteorologiche: in tarda primavera con lo scioglimento delle nevi il livello si alza, mentre in inverno il lago di solito gela.
Molto bello è il sentiero ad anello intorno al lago, ma non è consentito accedere alle sue rive o toccare l’acqua infatti vi è anche una staccionata in legno.
Lungo il percorso sono disseminati punti panoramici strategici e panchine per fermarsi ad ammirare il lago e scattare fotografie a più non posso.
Il giro è semplice e adatto praticamente a tutti, abbiamo incontrato famiglie con passeggini perciò, nonostante alcuni tratti siano in pendenza, con un minimo di sforzo ci si può riuscire lo stesso.
Dal Lago di Carezza è possibile anche percorrere il sentiero che conduce al monumento dedicato all’imperatrice Elisabetta d’Austria, la famosa Principessa Sissi che trascorse un periodo di riposo proprio a Carezza nel 1897.
Leggenda legata al Lago di Carezza
Il lago ha ispirato i racconti di numerosi poeti e scrittori e si narrano molte leggende legate al colore delle sue acque.
Si racconta che il colore del Lago di Carezza derivi dalla bellissima ninfa Ondina che ne abitava le acque.
Lo stregone del Latemar se ne era innamorato follemente e architettò un piano per rapirla. Creò un meraviglioso arcobaleno, tra i due monti Catinaccio e Latemar, cercando di attirare la ragazza. Il suo piano riuscì, infatti, Ondina si avvicinò per ammirare questo spettacolo della natura, ma non sapeva che lo stregone si era intanto trasformato in un vecchio mercante.
Il giorno seguente lo stregone si dimenticò di ritrasformarsi e rimase con le sue sembianze facendosi riconoscere da Ondina. La ninfa spaventata si tuffò nel lago scatenando l’ira dello stregone che distrusse l’arcobaleno frantumandolo nel lago. I meravigliosi colori si sciolsero creando mille sfumature, per questo è chiamato anche Lago Arcobaleno.
Il lago di Carezza, tra i più belli delle Dolomiti, con le sue acque cristalline saprà conquistarvi fin dal primo sguardo, è una location a dir poco fiabesca!