Sentiero Glaciologico alla scoperta del Ghiacciaio dei Forni
Questa gita si svolge a Santa Caterina Valfurva, in provincia di Sondrio. Percorriamo il sentiero Glaciologico alla scoperta del Ghiacciaio dei Forni. Si tratta di un giro ad anello nella Valle dei Forni con partenza dal Rifugio Forni, situato in un’ottima posizione per numerosi trekking nel cuore del Parco dello Stelvio.
Indice dei Contenuti
Scheda escursione
Partenza: Rifugio Forni
Arrivo: Rifugio Forni
Tempo di percorrenza: 4 ore complessive
Dislivello: 479 metri
Difficoltà: Escursionistico
Come arrivare al Rifugio Forni
Il punto di partenza di questa escursione è presso il Rifugio Forni, a Santa Caterina Valfurva. Per arrivare al parcheggio del rifugio bisogna necessariamente passare dalla strada comunale dei Forni. Occorre pagare il pedaggio acquistando il ticket presso la colonnina situata a 5 km dal Rifugio Forni, facilmente individuabile in quanto in quel punto la strada è sbarrata e un cartello informa di pagare il pedaggio.
Il costo del biglietto è di 5 euro per tutto il giorno (8 euro per due giorni e 15 euro per l’intera settimana). La macchinetta accetta sia monete che bancomat. In alternativa il ticket si può acquistare direttamente presso il Rifugio Forni, che è posto proprio alla fine della strada comunale. Una volta parcheggiata l’auto ricordatevi di esporre il ticket sul cruscotto.
È qui che iniziano vari sentieri escursionistici, tra cui il sentiero Glaciologico Alto numero 520. Il segnavia indica 2 ore e mezza per arrivare al Rifugio Branca passando dai Ponti Tibetani.
Il sentiero Glaciologico Alto
Il sentiero presenta fin da subito tratti in pendenza e con una serie di tornanti si acquista quota rapidamente. In alcuni tratti le rocce formano una sorta di scalinata, per cui salire è faticoso ma non estremamente difficile.
I segnavia bianchi e rossi dipinti sulle rocce ci indicano la direzione da seguire. Mano a mano che saliamo la vista diventa sempre più bella, in lontananza si scorge anche un laghetto.
Il percorso è molto suggestivo, caratterizzato da numerosi corsi d’acqua che di tanto in tanto bisogna attraversare. Continuiamo a salire fino alle trincee e alle fortificazioni della Grande Guerra a 2520 metri di quota.
Da qui il sentiero inizia a scendere gradualmente per poi risalire. Camminiamo su enormi massi rocciosi e in lontananza iniziamo a scorgere il Ghiacciaio dei Forni.
Attraversiamo il primo ponte tibetano e subito dopop imbocchiamo il sentiero sulla destra per avvicinarci al Ghiacciaio, è impressionante.
Dopodiché ci rimettiamo sul sentiero principale e attraversiamo un secondo ponte tibetano, sotto al quale scorre il torrente Frodolfo la cui sorgente si trova nel ghiacciaio dei Forni. Il tratto successivo è su fondale roccioso e in salita. Arriviamo al Rifugio Branca di proprietà del Club Alpino Italiano, dominato dalle cime S.Matteo (3678 metri), Tresero, (3594 metri), Vioz (3645 metri), Palòn de la Mare (3708 metri) e Cevedale (3769 metri). Ci fermiamo proprio sotto il rifugio per pranzare al sacco in compagnia di alcune mucche. A completare il quadro la cascata sullo sfondo. Sembra un luogo incantato delle favole! Qui c’è anche un piccolo laghetto che ospita numerosi girini.
Il Ghiacciaio dei Forni
Il ghiacciaio dei Forni era il più grande ghiacciaio vallivo italiano e l’unico di tipo himalayano, situato nel gruppo Ortles-Cevedale in Alta Valtellina all’interno del Parco nazionale dello Stelvio. Il ghiacciaio attualmente si estende per poco meno di 11 km². Negli ultimi 150 anni infatti la superficie glaciale si è ridotta notevolmente a causa del riscaldamento globale. Nonostante ciò rimane un gioiello della natura che merita di essere visto.
Il sentiero Glaciologico Basso
Dopo pranzo imbocchiamo il sentiero Glaciologico Basso dalla durata di un’ora per completare il giro ad anello. Questo sentiero ha inizio proprio di fianco al sentiero Glaciologico Alto da cui siamo arrivati. Il primo tratto di strada è ampio e in discesa. Attraversiamo un ponte in legno e proseguiamo sul sentiero 524 come da indicazioni.
Il sentiero sterrato si stringe e passa nel bosco.
Ci sono vari ruscelli da attraversare. In queste escursioni in Alta Valtellina ho attraversato così tanti corsi d’acqua che ormai sono diventata esperta a non bagnarmi i piedi! Dopo aver superato la diga, percorriamo un tratto di strada sempre nel bosco fino al parcheggio. La natura in questo punto è rigogliosa e varia, il sentiero è costeggiato da tanti fiori colorati.
Considerazioni
Questo percorso è panoramico dall’inizio alla fine, in particolare quando da lontano si inizia a scorgere il ghiacciaio è davvero emozionante. In questa escursione la bellezza della natura si incontra alla storia, grazie alla testimonianza di alcuni reperti di guerra. Molto suggestivo è il tratto in cui ci si deve arrampicare su enormi rocce. Il sentiero è adatto a tutti, anche ai bambini. È una gita che mi sento assolutamente di consigliarvi se capitate da queste parti!