Il Percorso della Rana a Monte di Nese
La gita di questo weekend si svolge sul fertile altopiano dove sorge il piccolo paese Monte di Nese, una frazione di Alzano Lombardo compresa tra i Monti Cavallo, Filaressa e Colletto, in provincia di Bergamo. Il sentiero ad anello che seguiremo dura poco più di un’ora ed è soprannominato Percorso della Rana. È adatto veramente a tutti: a chi vuole riprendere a camminare dopo una lunga pausa e a chi vuole iniziare a conoscere la montagna, a chi cerca una passeggiata poco impegnativa in mezzo alla natura e alle famiglie con bambini.
Indice dei Contenuti
Scheda escursione
Partenza: Via Castello Monte di Nese, Alzano Lombardo (BG)
Arrivo: Chiesa Parrocchiale Monte di Nese
Tempo di percorrenza: 1 ora e 30 minuti
Dislivello: 200mt
Difficoltà: Turistico
Come arrivare a Monte di Nese
Ubicato in una posizione panoramica da cui si può ammirare la Bassa Valseriana e una buona parte della pianura bergamasca, Monte di Nese dista circa 65 km da Milano ed è semplice arrivarci: una volta arrivati a Bergamo imbocchiamo la SP35 e usciamo a Ranica seguendo la SP38. Attraversiamo Alzano Lombardo e tramite una serie di tornanti che regalano scorci sulla vallata sottostante saliamo di quota fino a Monte di Nese, a circa 800 metri s.l.m. Superiamo la Chiesa Parrocchiale di Monte di Nese e parcheggiamo l’auto, impossibile sbagliarsi perché il campanile sulla destra è ben evidente dalla strada da cui arriviamo.
I parcheggi sono proprio in prossimità della Chiesa e dell’inizio del Percorso della Rana, non sono tantissimi e sono gratuiti.
Monte di Nese si può raggiungere anche con il Bus ATB della linea 26 che si ferma proprio nel parcheggio di fianco ai cartelli escursionistici che segnano l’inizio del Percorso della Rana. Per maggiori informazioni consultate il sito ufficiale
Progetto “Nella natura a due passi da casa”
In questa zona ci sono tre percorsi ad anello tematici di diversa durata e difficoltà: il Percorso del Lupo (numero 1-colore rosso), il Percorso del Falco (numero 2-colore blu) e il Percorso della Rana (numero 3-colore giallo), così chiamati in quanto identificati dai tre simpatici animali anziché dal classico numero. Grazie ai disegni riportati sui cartelli, anche i bambini che non sanno ancora leggere capiranno con facilità la via da seguire sentendosi maggiormente coinvolti e responsabilizzati.
Questi tre percorsi sono il risultato del progetto “Nella natura a due passi da casa” promosso dal Comune e dal CAI di Alzano Lombardo con l’obiettivo di valorizzare il territorio e di incentivare le escursioni delle famiglie in montagna. Per agevolare ulteriormente il cammino dei bambini, lungo i percorsi si incontrano dei cartelli che raccontano storie ideate dai ragazzi delle scuole elementari e medie che vedono come protagonisti i tre animali tradizionalmente legati a questi luoghi e alla bassa Valle Seriana.
Percorso della Rana
Tra i tre percorsi abbiamo scelto quello della Rana che inizia proprio nelle vicinanze del parcheggio dove abbiamo lasciato l’auto e del primo cartello raffigurante la rana.
Il primo tratto è lievemente in salita, dopo qualche passo incontriamo una recinzione con un paio di asini e poco più avanti – sulla sinistra – il cartello “Proprietà privata” che ci suggerisce di svoltare a destra anziché proseguire dritto verso un’abitazione.
Saliamo quindi la scalinata fino a raggiungere una fontana che riporta anche il segnavia Rosso e Bianco, in quanto il percorso in alcuni tratti coincide con i sentieri del CAI 531 e 533
Saliamo ancora di qualche metro fino al cartello che racconta una breve storia e poco dopo giungiamo alla piccola Chiesetta di Forcella che risale al lontano 1861 ed è dedicata alla Madonna del Buon Consiglio. La chiesa è chiusa, ma dalle due finestre presenti sulla sua facciata è possibile intravedere le panche e gli affreschi al suo interno.
Continuiamo a camminare lasciando alla nostra destra la Chiesa e poco più avanti incrociamo un piccolo stagno e dei cartelli escursionistici che indicano la direzione per vari percorsi tra cui quello della Rana, sempre riconoscibile dal disegno.
I due valichi di Forcella Monte di Nese e di Canto Basso inseriti in questo percorso testimoniano l’importanza degli antichi collegamenti tra le valli.
Proseguiamo quindi diritto fino al secondo cartello con la storia dei tre animali e a quelli che indicano il percorso da seguire. Da questo tratto in poi ci immettiamo in un bosco che costeggia il fianco della montagna.
Non mancano i segnavia rossi e bianchi dipinti principalmente su rocce massicce, ma anche su un traliccio della luce e alcuni alberi.
In alcuni punti gli alti e sottili alberi lasciano intravedere degli scorci di panorama. Il sentiero si fa via via più stretto, infatti per far passare gli escursionisti in bicicletta dobbiamo spostarci di lato. Talvolta il sentiero è un po’ esposto quindi il consiglio è quello di tenere per mano i vostri piccoli esploratori.
Nonostante la primavera non sia ancora arrivata, la vegetazione abbonda e non mancano varie specie floristiche. Proprio per la varietà di specie erbacee questo luogo è l’habitat naturale di molteplici invertebrati, anfibi, uccelli, rettili e mammiferi anche se purtroppo noi non riusciamo ad avvistarne nemmeno uno.
Lasciamo il bosco fino a raggiungere Canto Basso, a quota 900 metri, da cui è possibile ammirare un bel panorama sulla vallata. In estate, proprio in questo punto dove il sentiero si apre, è possibile stendere una coperta e fare un bel pic-nic con vista. In questo giro ad anello infatti non si incontra nessun agriturismo o rifugio. L’alternativa, se non volete pranzare al sacco, è quella di terminare il percorso e spostarsi in macchina in uno dei tanti agriturismi della zona.
Noi torneremo a casa per pranzo, quindi continuiamo lungo la seconda metà dell’anello imboccando un sentiero in discesa che passa sul fianco della montagna e conduce nuovamente all’interno del bosco.
Sono presenti diverse rocce biancastre di origine sedimentaria marina che si sono formate nel corso di tantissimi anni grazie alla deposizione di fanghi calcarei e organismi viventi. Il Monte Cavallo, le cui pendici vengono lambite in queste escursioni, nel periodo Cretacico e Giurassico costituiva infatti un’altura sottomarina.
Nel fitto bosco superiamo della legna accatastata e una struttura in legno con una ciotola per i nostri amici a quattro zampe, fino a giungere al cartello che indica la direzione per la chiesa di Monte di Nese da cui siamo partiti.
Nel tratto finale il sentiero prosegue lungo la strada asfaltata costeggiata da villette e successivamente su un tracciato con ciottoli che porta alla chiesa e al parcheggio.
La Chiesa e il campanile che ci ritroviamo nuovamente sulla destra chiudono il giro ad anello e segnano ufficialmente la fine del Percorso della Rana.
Con una lunghezza di soli 3,8 km e un dislivello di 180 metri, il Percorso della Rana è il più breve dei tre e quello che sale più di quota. In alcuni tratti coincide con i sentieri del CAI 531 e 533 ed è ben segnalato dall’inizio alla fine. Per le sue caratteristiche questo sentiero è quindi adatto a tutti, soprattutto alle famiglie che vogliono trasmettere ai propri bambini l’amore per la montagna!