Gita da Baiedo al Rifugio Riva – Lecco
Con l’arrivo della primavera iniziano le giornate di sole ideali per organizzare nuove gite in montagna. L’escursione di questo weekend si svolge in provincia di Lecco. L’obiettivo è quello di raggiungere il Rifugio Riva partendo da Baiedo, una frazione di Pasturo in provincia di Lecco. Questa località è il punto di partenza di molti sentieri escursionistici, tra cui quelli che conducono ai Piani di Nava e al Rifugio Riva. L’itinerario che vi propongo è un facile percorso alla portata di tutti. Dal punto di partenza posto a 615 metri di quota si affronta un dislivello di 406 metri, raggiungendo quindi i 1021 metri di altitudine del Rifugio Riva.
Indice dei Contenuti
Scheda escursione
Partenza: Via Baiedo, Baiedo (LC)
Arrivo: Rifugio Riva
Tempo di percorrenza: 1 ora e 30 minuti
Dislivello: 400mt
Difficoltà: Escursionistico
Come arrivare a Baiedo
Baiedo dista poco più di 60 km da Monza: imbocchiamo la SS36, seguiamo le indicazioni per Lecco, prendiamo l’uscita Valsassina e proseguiamo per Ballabio. All’uscita del traforo troviamo una rotonda e giriamo a destra. Seguiamo le indicazioni per Pasturo fino ad arrivare al paese di Baiedo.
Posteggiamo l’auto in Via Baiedo, il parcheggio che rimane sul lato destro della carreggiata è gratuito ma non grandissimo. Poco più avanti ci sono altri posti auto, ma il consiglio è quello di arrivare presto se non volete rischiare di fare i km a piedi.
Il sentiero da Baiedo al Rifugio Riva
Scendiamo dall’auto e proseguiamo a piedi lungo un viale alberato che si snoda tra le ville, procediamo poi tra le modeste abitazioni di Baiedo seguendo le indicazioni Piani di Nava.
Raggiungiamo un torrente con affianco una casa bianca su cui è dipinta la mappa con i sentieri della zona: la Rocca, i Sassi Rossi, i Piani di Nava, il Rifugio Riva e San Calimero. In questo punto ci sono due vie differenti che conducono al rifugio: salendo a sinistra del torrente si prende il sentiero che passa nel bosco, ideale nella stagione estiva ma poco segnalato. Seguendo le indicazioni per il Rifugio Riva invece si sale lungo una strada asfaltata.
Optiamo per la strada in cemento che è il sentiero più semplice e alla portata di tutti, bambini compresi. Proseguiamo dritti in uno stretto vicolo lasciando alla nostra sinistra la casa con il civico 17.
Superiamo il B&B Il Mirtillo e troviamo altri cartelli che indicano la direzione da prendere per il Rifugio Riva, volendo si può fare una deviazione che conduce ai Sassi Rossi (800 metri), rocce formate dai depositi glaciali di sabbia e ghiaia. Noi però proseguiamo verso la nostra meta.
Via via che avanziamo le case diventano sempre meno, in vari tratti il sentiero è costeggiato dal torrente che di tanto in tanto forma delle piccole cascate circondate da castagneti e faggi. Lo scorrere dell’acqua e il canto degli uccellini di sottofondo allietano la nostra camminata.
Il sentiero risale la montagna con pendenza decisa attraverso una serie di tornanti. Lungo la strada incontriamo spesso dei cartelli gialli con la scritta rossa che indicano la via per il Rifugio Riva. Non mancano scorci meravigliosi sulla vallata sottostante.
Raggiungiamo i Piani di Nava, una splendida località delle Grigne caratterizzata da ampi prati con baite disseminate qua e là ai piedi del Grignone. Il sentiero diventa pianeggiante e in questo periodo sembra dividere i Piani di Nava in due stagioni: nella parte destra esposta al sole l’erba è verde, mentre nella parte ombrosa di sinistra la neve ricopre ogni cosa.
Le baite lungo questo tratto sono davvero graziose, specialmente quella che si erge a ridosso di un enorme masso sembra essere un tutt’uno con la natura.
Una volta superata l’ultima abitazione dei Piani di Nava camminiamo sul sentiero innevato e rientriamo nel bosco di latifoglie spoglie e ricoperte di soffice neve. Se fate questa escursione in inverno o inizio primavera vi consiglio caldamente di utilizzare delle scarpe da trekking in Gore-Tex perché dove la neve si scioglie o passa il torrente c’è un alto rischio di bagnarsi i piedi! Affrontiamo gli ultimi 100 metri in salita fino al Rifugio Riva.
Per arrivare ci abbiamo impiegato quasi due ore facendo numerose soste lungo il cammino.
Il Rifugio Riva
Il Rifugio Riva è situato a 1021 metri di altitudine, a monte dell’Alpe Piattedo. Si può raggiungere partendo da Baiedo proprio come abbiamo fatto noi oppure partendo da Primaluna, un piccolo comune a 558 metri di quota che dista solo 10 minuti di auto da Baiedo.
Il rifugio si presenta come un luogo molto accogliente e il colore predominante è il rosso sgargiante delle persiane, richiamato anche dai tavoli all’esterno. Negli anni quaranta del Novecento i villeggianti di Nava salivano fin qui per comperare il latte appena munto e i formaggi freschi. Successivamente il rifugio venne ristrutturato mantenendo la sua struttura originale: la stalla venne trasformata nella sala da pranzo, dal locale per il latte vennero ricavate la cucina e la cantina, nel fienile il bagno e le stanze. Il rifugio dispone infatti di 24 posti letto. A ombreggiare il Rifugio Riva, dedicato alla memoria dell’alpinista Giovanni Riva, c’è un faggio ultracentenario.
Da qui si gode di una splendida vista sulla Valsassina, la Valbiandino e i Piani di Bobbio. Si può pranzare sia nelle sale interne arredate in perfetto stile di montagna che nei tavoli all’esterno. Consigliamo di prenotare in ogni stagione, anche a inizio marzo è pieno zeppo di escursionisti. Il rifugio propone un menù abbastanza vario di piatti tipici della montagna: salumi, formaggi, carni in umido e polenta. Gustiamo degli ottimi fagottini ripieni di funghi serviti su una crema di gorgonzola e noci, a seguire lo spezzatino con patate e polenta sorseggiando del buon vino rosso.
I prezzi sono complessivamente nella norma, ma decisamente più alti rispetto a quelli di molti altri rifugi in cui siamo stati. D’altronde bisogna mettere in conto che, essendo in una posizione isolata rispetto al centro abitato, qualsiasi bibita o alimento prima di arrivare a destinazione compie diversi passaggi. Mi piacerebbe far capire che i Rifugisti devono affrontare mille difficoltà come la captazione dell’acqua, dell’energia elettrica che a volte viene ricavata da pannelli fotovoltaici e lo smaltimento rifiuti. Devono far fronte a tutte le avversità dovute alla quota e al meteo. Tenendo a mente tutto questo di sicuro sarete più consapevoli e propensi a pranzare al Rifugio anziché al sacco.
Sentieri che partono dal Rifugio Riva
Il Rifugio Riva può essere il punto di arrivo di una gita oppure il punto di partenza! Nei pressi del Rifugio infatti partono vari sentieri.
Sulla sinistra troviamo le prime chiare indicazioni per San Calimero, il sentiero in circa un’ora e un quarto porta alla chiesetta di San Calimero legata al culto del santo eremita. Un’altra opzione può essere quella di camminare per due ore e trenta fino al Rifugio Antonietta al Pialeral. Altrimenti si può scendere verso Primaluna o l’Alpe Piattedo.
Dopo pranzo percorriamo a ritroso il sentiero dell’andata facendo sicuramente meno fatica per via della discesa e arriviamo al parcheggio di Baiedo in meno di un’ora.