Gita alla Diga del Gleno – Val di Scalve
La Diga del Gleno, meta della nostra gita, è situata ai piedi dell’omonimo monte in Val di Scalve, in provincia di Bergamo, in Lombardia. Semplice e adatto a tutti, il sentiero CAI 411 con partenza da Pianezza in poco più di un’ora conduce alla Diga del Gleno.
Indice dei Contenuti
Scheda escursione
Partenza: Pianezza (BG)
Arrivo: Diga del Gleno
Tempo di percorrenza: circa un’ora e un quarto solo andata.
Dislivello: 279mt
Difficoltà: Escursionistico
Come raggiungere la Diga del Gleno
Prendiamo la Milano-Venezia e usciamo a Bergamo. Seguiamo le indicazioni per Clusone e poi per Val di Scalve fino a raggiungere il paesino Vilminore di Scalve. Lasciamo l’auto in un parcheggio gratuito in Via Vittorio Emanuele, distante solo qualche centinaia di metri dalla piazza principale. Ci sono numerosi parcheggi ma tenete presente che è una zona molto frequentata sia da escursionisti che da famiglie.
Raggiungiamo a piedi la piazza Papa Giovanni XXIII, beviamo un caffè all’Imperial Bar e poi attendiamo la navetta alla fermata situata proprio davanti alla banca.
Durante il weekend infatti la strada per Pianezza (1267 metri) è chiusa e si può proseguire solo a piedi o con la navetta. Il biglietto si acquista direttamente sulla navetta e ha un costo di 4 euro A/R a persona, passa ogni 20 minuti circa. Il tragitto in navetta fino a Pianezza ha una durata di circa 5 minuti e lascia i passeggeri in uno spiazzo, proprio in prossimità dell’inizio del sentiero CAI 411 che conduce alla Diga del Gleno in circa un’ora.
Il sentiero 411 fino alla Diga del Gleno
Scendiamo dalla navetta e imbocchiamo il sentiero CAI 411, ben indicato dal segnavia. Svoltiamo a destra seguendo le indicazioni, passiamo tra alcune abitazioni molto caratteristiche e saliamo una scalinata abbastanza ripida ricavata dalla roccia.
Ci immettiamo nel bosco, il sentiero largo e in leggera pendenza è in alcuni tratti esposto al sole.
Superiamo un’abitazione svoltano a destra e, più avanti, giungiamo a una deviazione: prendiamo il sentiero di sinistra e seguiamo le indicazioni per la Diga del Gleno.
Il sentiero diventa decisamente più ripido e con una serie di tornanti si sale di quota gradualmente. Superiamo dei grossi tubi di una condotta forzata e di tanto in tanto ammiriamo scorci di panorama sulla Val di Scalve.
Proseguiamo in salita fino a raggiungere un ulteriore bivio situato proprio a metà percorso e ben segnato dal cartello: a destra si prosegue per l’osservatorio; a sinistra si raggiunge la Diga del Gleno in circa 30 minuti. Il sentiero diventa mano a mano più pianeggiante, si supera un punto panoramico e si prosegue nel bosco.
La parte più suggestiva è proprio verso la fine: il sentiero è scavato nella roccia a strapiombo sulla valle e sulla sinistra si apre il panorama sulla vallata.
Iniziamo a intravedere i ruderi della Diga del Gleno (1534 m) in lontananza e poi proprio davanti a noi.
Giunti in prossimità dei ruderi della diga, attraversiamo un paio di ponticelli e giungiamo al lago del Gleno. Un sentiero costeggia il lago fino ad arrivare ai prati dove potersi rilassare godendosi la vista.
Storia della Diga del Gleno
La costruzione della Diga del Gleno fu voluta dai Viganò di Ponte Albiate, proprietari di importanti cotonifici interessati a disporre direttamente di energia. Il progetto della realizzazione della diga subì una modifica in corso d’opera: decisero di costruire una grande diga ad archi multipli, un’opera ingegneristica davvero all’avanguardia per quell’epoca. Il bacino, posto a 1500 metri, venne riempito per la prima volta il 22 ottobre del 1923. Nemmeno due mesi dopo, il 1 dicembre del 1923, la diga crollò provocando l’inondazione dei centri abitati circostanti come Bueggio e Dezzo. In questo tragico incidente purtroppo persero la vita almeno 500 persone. A ricordare questo terribile episodio, oggi restano soltanto i ruderi della Diga del Gleno.
Dove mangiare alla Diga del Gleno
Una volta arrivati alla diga non troverete alcun rifugio, ma solo il “Chiosco Gleno”, un punto di ristoro situato in posizione panoramica. Se non volete acquistare il cibo, una valida alternativa potrebbe essere quella di portarsi il pranzo al sacco da consumare in mezzo al verde. E’ il posto ideale per rilassarsi, leggere un bel libro e prendere il sole.
Al ritorno percorriamo a ritroso il sentiero dell’andata fino a Pianezza dove attendiamo la navetta che ci porta nuovamente a Vilminore di Scalve.
Questa gita è assolutamente adatta a tutti. Il sentiero è ben segnalato dall’inizio alla fine, ha una durata poco superiore a un’ora e non presenta particolari difficoltà se non la ripidità. Se non siete particolarmente allenati o avete bambini al seguito, vi basterà fare qualche sosta lungo il percorso per riprendere fiato. Questa piacevole passeggiata tra la natura della Val di Scalve si unisce al ricordo della tragedia causata dal crollo della diga.