Giro ad anello del Monte Canto a Pontida – Bergamo
In occasione del nostro sesto anniversario di fidanzamento che è il giorno di San Valentino abbiamo organizzato un weekend fuori porta all’agriturismo Polisena circondato dalle colline di Pontida in provincia di Bergamo. Oltre che relax, benessere e buon cibo ne abbiamo approfittato per organizzare una gita nei dintorni, precisamente al Monte Canto.
Il Monte Canto (710 metri) è separato dalle Prealpi bergamasche dalla valle San Martino. Per via della solitudine ed altitudine, il Monte Canto in passato era considerato un luogo sacro, tanto da essere ancor oggi conosciuto come il ‘monte dei frati’ per la concentrazione di monasteri, chiese e ritiri eremitici. Tra i luoghi religiosi citiamo Abbazia di Sant’Egidio a Fontanella, Santa Barbara, Tassodine e Odiago, il Santuario di Ca’ De Rizzi e la Madonna di Prada a Mapello. Questi luoghi erano frequentati da Papa Giovanni XXIII, da bambino ci passava per andare a studiare a Celana.
Indice dei Contenuti
Scheda escursione
Partenza: Via Don Enrico Paolazzi, Pontida (BG)
Arrivo: Via Don Enrico Paolazzi, Pontida (BG)
Tempo di percorrenza: 3 ore
Dislivello: 350mt
Difficoltà: Escursionistico
Descrizione del percorso: Giro ad anello
L’itinerario che vi presentiamo parte proprio da Pontida, arriva in cima in corrispondenza della Chiesa di Santa Barbara e ridiscende a sud, verso la soleggiata località Fontanella, un tempo ricca di sorgenti. Da Fontanella si fa poi rientro a Pontida chiudendo il giro ad anello. Il percorso ha una durata totale di tre ore e presenta solo lievi dislivelli, per questo è ideale se camminate da poco o se come noi siete fuori forma dopo una lunga pausa.
Lungo il sentiero si incontrano vari punti di interesse: l’antica Cascina di San Bartolomeo, i ruderi del Borgo del Canto, la Chiesetta di Santa Barbara, l’Agriturismo Cavril, la splendida Abbazia di San’Egidio in Fontanella e la Pietra di Sant’Alberto. Tutti i sentieri del Monte Canto sono percorribili sia a piedi che in MTB.
Sentiero 897
La gita parte dal cimitero di Pontida (310 mt) che si trova facilmente seguendo le indicazioni stradali. Ci sono diversi parcheggi disponibili e gratuiti. Una volta parcheggiata l’auto, prendiamo via Valdigerra fino ad incrociare il sentiero 897 ben indicato dal cartello. Il sentiero inizialmente, abbastanza pianeggiante, si fa via via più ripido. In circa 50 minuti conduce alla prima tappa: la Cascina San Bartolomeo (573 mt). Dell’antico monastero fortificato oggi rimane solo il campanile dietro al quale si gode di un bel panorama sulla sottostante valle San Martino.
Proseguiamo in salita seguendo la segnaletica per il Borgo del Canto.
Situato sulla cresta del monte, a 644 metri di quota, nel comune di Pontida sulla via di transito fra i due monasteri benedettini di Pontida e Fontanella, il Borgo ebbe importanza per la sua posizione strategica. La proprietà ha una superficie di 27 ettari e comprende, oltre al Borgo, castagneti e boschi di latifoglie. Il Borgo era attraversato da una fitta rete di sentieri e mulattiere che dalla base del Monte consentivano di raggiungere frazioni e case isolate. Il Canto rimase abitato in maniera continuativa fino alla metà del ‘900, quando iniziò lo spopolamento che si concluse con la morte dell’ultimo abitante, il Paolí del Cant, nel 2001. Oggi quest’area è chiaramente abbandonata e viene utilizzata come area turistico-ricreativa da escursionisti e ciclisti, ma è importante conservare la memoria storica della presenza secolare dell’uomo sul Canto.
Solo pochi metri separano i ruderi del Borgo dalla Chiesa di Santa Barbara. Si tratta di una graziosa chiesetta medioevale posta proprio in cima sulla dorsale. È circondata da un bel prato con alcune panchine usate sia dagli escursionisti che dai ciclisti per la pausa pranzo.
Sentiero 891
Ci lasciamo la chiesetta alle spalle per imboccare la strada sterrata in discesa che lungo il sentiero 891 conduce all’Abbazia di Sant’Egidio.
Seguiamo le indicazioni per Fontanella che raggiungiamo in circa 30 minuti. Questo tratto di sentiero nel territorio di Sotto al Monte è esposto al sole e circondato da vigneti. Superiamo l’Agriturismo Cavril (purtroppo chiuso a febbraio) e una fontanella in pietra non funzionante.
Proseguendo incrociamo un cartello in legno che indica Fontanella con una freccia a destra che porta su una strada in salita, ma fortunatamente notiamo che questa freccia è stata barrata con una “x” e riscritta in modo che indichi la strada in basso a destra.
Questa ci conduce all’Abbazia di Sant’Egidio che già dall’alto è bellissima, sembra nascere dai vigneti che la circondano. Questa abbazia millenaria è stata costruita tra il 1080 e il 1130 circa per volere del bergamasco Alberico da Prezzate che donò un appezzamento di terreno a Fontanella per edificare un monastero in onore di S. Egidio. La chiesa, sempre aperta dall’alba al tramonto, merita una visita.
Sentiero 898
Dall’Abbazia procediamo seguendo il sentiero 898 verso la Pietra di S. Alberto (508 mt).
Arrivati al bivio la segnaletica non è molto visibile, il sentiero da prendere è quello di fronte alla strada da cui arrivate identificabile dal segnavia 898 disegnato su una pietra. Camminiamo per circa 15 minuti nel bosco, fino a giungere alla pietra. Ha la forma di un sedile, modellata in questa forma per far star più comodo il Sant’Alberto che era solito riposare qui. Si dice che questo masso abbia proprietà terapeutiche per cui se ci credete sedetevi per guarire dal mal di schiena.
Dalla Pietra di S. Alberto seguiamo sempre le indicazioni “Pontida” per altri 20 minuti.
Superiamo prima una casa in pietra, poi alla nostra sinistra lasciamo il Casello Mazzoleni e infine giungiamo nuovamente al cimitero di Pontida da dove siamo partiti e abbiamo parcheggiato l’auto.
Dove mangiare
Se trovate l’agriturismo Cavril aperto vi suggerirei di fermarvi lì per pranzo in quanto si trova lungo il percorso ed essendo situato in alto offre un bel panorama. Altrimenti vi suggerisco l’Osteria de Bruder di Palazzago che dista solo 6 minuti di auto dal cimitero di Pontida.
Immersa nel bosco della Val San Martino ai piedi del Monte Albenza, propone ricette tipiche della tradizione regionale ed italiana. Abbiamo ordinato un tagliere misto di salumi accompagnati da torta salata, polenta e insalata russa e due piatti di Casonsei Bergamaschi.
Si conclude con questo ottimo pranzo la prima gita del 2020. Il giro ad anello non è particolarmente impegnativo, il dislivello è minimo e si incontrano numerosi punti di interesse lungo il percorso.
Vi invito a guardare il video: