Esperienza enogastronomica nel Monferrato
La mia passione per i viaggi e per le gite va di pari passo con il piacere di mangiare, scoprire nuovi sapori e assaggiare piatti legati alla tradizione del posto in cui vado.
Christian, che mi conosce molto bene, in occasione del mio compleanno ha organizzato una gita nel Monferrato per farmi vivere un’esperienza enogastronomica che si è rivelata eccellente.
Prima di raccontarvi come si è svolto il pranzo vorrei spendere due parole sul Monferrato. Questa regione storica del Piemonte inserita nell’elenco del patrimonio mondiale dell’UNESCO si estende nelle province di Alessandria e Asti, dal Po all’Appennino andando a confinare con Genova e Savona.
È un’area verdeggiante e intensamente agricola, la coltivazione dominante è quella della vite che nelle sue varietà consente di produrre vino pregiato.
Indice dei Contenuti
Pranzo a Cascina Faletta
La location che abbiamo scelto per il pranzo è Cascina Faletta 1881 collocata sulle colline del Monferrato casalese e circondata dalle vigne dell’azienda.
La struttura mette a disposizione anche delle camere e una piscina con vista sulle colline sottostanti, peccato non facesse così caldo altrimenti mi sarei fatta un tuffo volentieri!
Entrando nel ristorante, sulla sinistra c’è la cucina a vista dove si vedono lavorare lo chef e i cuochi; mentre sulla destra c’è la sala principale: i tavoli sono apparecchiati e sulla parete sono appesi dei portabottiglie di vino.
Pronta ad accoglierci c’era una ragazza che si è fin da subito dimostrata cordiale e attenta alle nostre esigenze.
Delizie in tavola
Dopo esserci accomodati abbiamo consultato il menù delle portate e dei vini.
Tra la grande varietà di vini disponibili, abbiamo ordinato una bottiglia di Barbera, il vino piemontese per eccellenza: piacevolissimo, dal colore intenso, netti profumi di frutta rossa, fiori e quel tanto di spezie per renderlo intrigante.
La ragazza ci ha stappato la bottiglia di vino al tavolo e gentilmente ci ha riempito i bicchieri per dare il via alla degustazione.
Le portate possono essere scelte singolarmente oppure le trovate suddivise in 3 menù degustazione che vanno dai 35 ai 45 euro (bevande escluse). Se scegliete la degustazione sappiate che tutti i commensali del vostro tavolo devono scegliere la stessa.
I tre menù sono: Vegetariano, Tradizionale e Degustazione dello chef.
Abbiamo ovviamente optato per il menù Tradizionale a base di carne, ma anziché la lingua di bovino (come scritto sul menù) abbiamo chiesto di poter mangiare un secondo alternativo. Lo chef ha esaudito la nostra richiesta e ci ha proposto la faraona.
Le portate, servite in intervalli di tempo regolari, sono un mix tra presentazione d’effetto dai colori vivaci e sapori squisiti.
Il servizio è cordiale e attento alle esigenze dei clienti.
Non sono un’amante della carne e per questo all’inizio ero un po’ titubante ma ciascun piatto è stato un piacere per le papille gustative, specialmente la quaglia con la soia offerta da loro, così come la tartare e la faraona.
Gli agnolotti con ricotta salata e noci erano super saporiti e il dolce molto invitante.
Se siete amanti del bere e mangiare bene questo posto è perfetto, non vedo l’ora di ripetere questa esperienza assaggiando gli altri menù!
In centro a Casale Monferrato
Nel pomeriggio ci siamo incamminati nei dintorni dell’agriturismo per scattare qualche foto.
Dopo una breve passeggiata siamo saliti in auto e abbiamo iniziato a percorrere le strade con scenari mozzafiato tipici della zona: in qualsiasi direzione si guardi si possono scorgere filari di viti disposti alla perfezione su armoniosi declivi.
Con molta calma siamo arrivati fino a Casale Monferrato, abbiamo parcheggiato l’auto in piazza Castello e fatto un breve giro per il centro storico.
Il castello è anche chiamato Castello dei Gonzaga, di cui fu dimora fino alla seconda metà del Cinquecento, divenendo poi fortezza. Circondato da un fossato, è a pianta esagonale asimmetrica con torrioni angolari. In parte visitabile, il castello è un importante polo culturale della città.
In centro si trova anche la Cattedrale di Sant’Evasio che è in una posizione un po’ defilata, non ha una vera piazza e solo all’ultimo momento si apprezza il doppio campanile e la semplice forma a capanna.
Infine abbiamo visitato la chiesa di San Domenico di origine gotica, l’interno è diviso in tre navate da pilastri che reggono volte a crociera. La facciata è impreziosita da un bel portale sormontato dal rosone dello zodiaco.
Sono molto felice di come ho trascorso la giornata del mio compleanno: scoprire nuovi posti è sempre piacevole, se poi torno a casa soddisfatta e con la pancia piena ancora meglio!
Consiglio a tutti una visita nel Monferrato per lasciarsi incantare dal paesaggio, per degustare vini e prodotti tipici e per scoprire la storia di Casale Monferrato.