Per due amanti come noi del trekking e dell’avventura era doveroso partecipare a un corso di sopravvivenza base.
In montagna possono verificarsi diversi imprevisti ed è bene non farsi cogliere impreparati. Ad esempio ricordo quella volta in cui a causa della neve abbiamo perso di vista il sentiero e ci siamo smarriti. Sono stati attimi terribili in cui ero in preda al panico, ma dopo questa lezione di sopravvivenza mi aspetto di essere pronta ad affrontare situazioni simili mantenendo la calma.
Imparare le basi della sopravvivenza
Abbiamo quindi acquistato due coupon a basso costo per vivere una giornata interattiva alla scoperta delle nozioni base che riguardano la sopravvivenza.
La lezione è stata organizzata da Team Adventure, una scuola nazionale di sopravvivenza certificata.
Si è tenuta nei boschi di Cumiana (TO) ed è durata 8 ore. Essendo due principianti abbiamo optato per il livello base, ma per i più esperti vengono organizzati corsi con vari livelli di difficoltà, alcuni si svolgono in più giorni, anche all’estero.
Per l’occasione abbiamo indossato un abbigliamento comodo: maglione di pile e scarpe da trekking.
Siamo arrivati in anticipo e mano a mano ci hanno raggiunto anche i ragazzi dello staff e altre persone che conosceremo meglio nel corso della giornata, in quanto saranno i nostri compagni di avventura.
Per prima cosa lo staff ci ha fatto un quadro generale sulle attività che avremmo dovuto svolgere durante la giornata e ci ha mostrato come preparare lo zaino.
Gli strumenti indispensabili
Abbiamo imparato che quando si va a camminare in montagna è bene portare con sé uno spago, dei guanti di gomma, una torcia, un kit di pronto soccorso e un coltellino.
Inoltre è indispensabile sapersi orientare, sia con la bussola che con il sole e le stelle.
Dopodiché siamo entrati nel vivo di quest’esperienza tra i boschi.
Ci hanno insegnato alcune tecniche di arrampicata con corda, ad esempio quella per passare da una sponda all’altra del fiume. Ci siamo esercitati a simulare questa situazione arrampicandoci su una fune legata a due alberi e tesa in orizzontale.
Abbiamo poi ricercato dei ramoscelli di varia grandezza per accendere il fuoco. Sembra una cosa banale ma per riuscire ad accenderlo occorrono l’innesco, l’esca, della legna di varie dimensioni e alcune pietre per circoscrivere il fuoco.
Siamo stati i primi del gruppo a riuscire in questa ardua impresa ed è stata una grande soddisfazione! Tutti quei documentari che vede Christian alla TV sono serviti a qualcosa!
A mezzogiorno abbiamo pranzato con i panini che ci siamo portati da casa. È stato un po’ triste ma d’altronde in condizioni estreme bisogna sapersi adattare, non si ha il tempo di andare in agriturismo a mangiare!
Nel pomeriggio abbiamo costruito un rifugio di fortuna con uno spago legato a due alberi e un telo impermeabile steso sopra.
Vi lascio una foto per farvi vedere cosa abbiamo combinato, non è perfetto ma non male come inizio!
È stata una bella esperienza: oltre ad averci trasmesso delle nozioni indispensabili per le nostre gite in montagna, ci ha permesso di socializzare e di fare un po’ di attività fisica.
Se volete organizzare un’escursione al Polo Nord non esitate a chiamarmi, dopo questa giornata di apprendimento mi sento pronta ad affrontare il mondo! 🙂