Arequipa la città bianca a 2.335 metri: Plaza de Armas, Monastero di Santa Catalina e Mirador
Circondata da tre vulcani e caratterizzata dalla presenza di numerosi edifici barocchi costruiti in sillar, una pietra vulcanica bianca, Arequipa fa parte della lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Il suo fascino deriva dalla mescolanza delle culture spagnole e autoctone ancora visibili nell’architettura unica della città. Il suo clima mite ci mette il buon umore e la voglia di esplorarla e scoprirla quanto più possibile!
Da Nazca prendiamo un bus notturno che in 9 ore ci conduce ad Arequipa, la città bianca del Perù. Ad Arequipa è tutto a portata di mano, per questo è perfetta da visitare a piedi. Così, dopo aver lasciato i bagagli presso l’hotel Posada de San Juan, usciamo alla scoperta di questa città posta a 2.335 metri di altitudine.
Indice dei Contenuti
Plaza de Armas
Iniziamo il tour della città dalla piazza principale Plaza de Armas, che secondo noi è molto più bella di quella di Lima. Fu fondata nel 1540 e oggi è decorata con aiuole, fiori e palme che le conferiscono un aspetto curato.
La Basilica Cattedrale di Arequipa in sillar è davvero stupenda: è il principale edificio di culto cattolico della cittadina peruviana che, come buona parte dei monumenti del centro storico, fa parte della lista dei patrimoni dell’Umanità UNESCO. L’edificio è abbastanza contemporaneo perché l’antica Cattedrale venne distrutta durante i primi anni dell’Ottocento e fu ricostruita tra il 1844 e il 1847. L’interno è grande e arioso, con l’altare e le colonne realizzati in marmo italiano. La Cattedrale è aperta ai visitatori dalle 7.00 alle 10.00 e dalle 17.00 alle 19.00, l’ingresso è libero.
Alzando lo sguardo verso l’enorme cattedrale di Plaza de Armas (la più grande del Perù) compaiono il vulcano Chachani ed El Misti, il vulcano di ben 5.825 metri di altezza incappucciato di bianco che troneggia alle sue spalle.
Dall’altro lato della piazza vi è la Iglesia de la Compañia che con la sua facciata decorata in stile barocco e l’altare rivestito in foglia d’oro è davvero impressionante. Per ammirarla nella sua interezza saliamo su una delle terrazze che si affacciano proprio sull’edificio.
Monastero di Santa Catalina
Dal centro ci spostiamo a piedi fino al Monastero di Santa Catalina. Non sono un’amante di monasteri, ma quello di Santa Catalina è davvero suggestivo per via dei suoi colori, della sua storia e dell’atmosfera religiosa che aleggia all’interno della sua mura.
Fondato nel 1580 da una vedova benestante, Doña María de Guzmán, questo complesso religioso cinto da mura imponenti con i suoi 20.000 mq occupa un intero quartiere. Al suo interno vivevano le monache di Santa Catalina di Siena, che fecero un voto di silenzio a vita e non parlavano neanche tra di loro.
Esistono due modi di visitare Santa Catalina: potete gironzolare per conto vostro orientandovi con la cartina in miniatura stampata sul biglietto oppure potete ingaggiare una guida che trovate a vostra disposizione all’ingresso, subito dopo aver acquistato il ticket che costa 40 Soles a persona. Noi decidiamo di perderci tra i vicoli colorati e di lasciarci trasportare dall’atmosfera del luogo senza ricorrere alla guida.
Il Monastero con i suoi corridoi e le sue piccole stanzine buie con riproduzioni di come erano all’epoca sembra quasi un labirinto. Proprio per le sue dimensioni e caratteristiche molti lo definiscono come una città all’interno della città.
Passeggiando per il convento si respira tanta pace e l’ambiente è molto curato e abbellito con piante.
Mirador di Yanahuara
Nel tardo pomeriggio raggiungiamo in taxi il Mirador di Yanahuara. Attraverso gli archi del Mirador di Yanahuara si scorge l’imponente cono del Misti
Mirador de Sachaca
Una scalinata ci conduce in cima alla torre che fu costruita nel 1988 e misura 19 metri di altezza. Ha 5 piani, al terzo piano si trova il Cristo Redentore alto 2 metri e mezzo. Peccato che le nuvole abbiano deciso di coprire il panorama, perché dalla cima del Mirador di Sachaca si gode di un’incredibile vista sulla città di Arequipa e sui tre vulcani: Misti, Chachani e Pichu Pichu.
Torniamo infine verso il centro per goderci lo spettacolo del tramonto da una terrazza che si affaccia sulla piazza di Arequipa e in particolare sulla sua maestosa cattedrale. La luce del sole che tramonta riflette sugli edifici bianchi in sillar creando giochi di luce e contrasto.
Dopo un aperitivo con vista e una deliziosa cena a base di carne in uno dei tanti ristoranti del centro, ci ritiriamo in hotel per riposarci. Domani mattina ci aspetta una nuova avventura: partiamo per Chivay, una piccola città del Perù meridionale che ha tanto da offrire a livello paesaggistico!
Non perdetevi il video di Arequipa: